opere e progetti l geometrico/tempo

 

 

   

Vi sono stesse azioni che si ripetono quotidianamente.
È riportata a sinistra la scena di una di queste azioni riprese in una importante data di riferimento: la prima azione di questo tipo del 2002.
A destra è l’attesa di come si verificherà lo stesso tipo di azione un anno dopo (nel 2003).
Al centro è la ripresa video, in tempo reale, dello stesso luogo nel periodo di un’eventuale esposizione che si sarebbe tenuta in un periodo compreso tra la data della prima e dell’ultima ripresa
fotografica.
Si avverte come l’immagine finale sia già presente con la prima ripresa. Ciò avviene perché è forte il senso dell’attesa, perché è indubbio che un’immagine vi sarà ma, soprattutto, se si pensa che
tutte le azioni effettuate da più individui - e più indirettamente da tutto il mondo - nell’arco di tempo tra le due date, condurranno ad essa.
Questo essere già presente dell’immagine dovrebbe risultare dal suono proveniente dal pannello di destra che si potrebbe definire come un’attesa rivelante. In essa deve percepirsi un sentimento
drammatico.
Non ha importanza se via sia una casualità o una precisa concatenazione logica tra le due immagini.
Il lavoro si prefigge di rendere percepibile, di far captare (ascoltare), il loro misterioso aspetto generatore.

Medium: fotografia, ripresa in tempo reale su monitor LCD, disegno vettoriale, emissione sonora originale



Note: pubblicato in “Encrages, cahiers d’esthétique”, être contemporain?, n. 3, dirigée par Michèle Atchadé; 2002, L’Harmattan, Paris.